CASTELLUCCIO  COSENTINO

 

Il testo, ricavato da  un dattiloscritto del mio prozio Don Costantino Cassaneti, riporta notizie sulle famiglie di Castelluccio Cosentino.  L'originale è da me conservato.

Attilio Piegari    

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   NOTIZIE STORICHE  di  CASTELLUCCIO  COSENTINO

scritte da  Don  COSTANTINO  CASSANETI
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La borgata Castelluccio Cosentino ha origine dal 1503. Quando gli Spagnoli di Castiglia s'impossessarono del Reame di Napoli, sul picco Castelluccio, vi fu un Comandante, Nicolao de Guglyor con una compagnia di 80 soldati, i quali edificarono una torre per vigilare le incursioni dei Francesi e degli Aragonesi.

Allora la gente dei Casali: Cosentini, Scalcenati (Calcinara) e Santa Lucia (Tempa) si trasferì sul picco dogli Spagnoli, che chiamarono "Castelluzzo" cioè presidio militare. L'ultimo Sindaco [del Casale Cosentini. ndr] (a quei tempi i sindaci venivano chiamati Consoli) fu un Di Lorenzo e l'ultimo parroco un Cassaneti.

Le famiglie più antiche di Casale Cosentini furono: la famiglia Cassaneti, che sul portale della sua antica Casa [a Castelluccio, ndr] ha la data del 1549. L'altra famiglia antica e nobile è la famiglia De Laurentiis - Di Lorenzo. Il Rev.mo Don Antonello Di Lorenzo si costruì il palazzo (dove abita Felice De Leo) e la Cappellina di San Leonardo, dove celebrava, e la propria sepoltura a destra dell'Altare Maggiore.

Sono menzionate altre famiglie che dai suddetti Casali si trasferirono sul Castelluzzo degli Spagnoli: la famiglia Cacchione, De Lisi, De Romano, De Flora, Sassano, Curcio, Libertino, Mollo, Sarno, Burga, Ciccuglia, Guglielmone, Rucciolo, Lionetto, Carmine de Conciliis, medico che sposò Vincenza Grippo, De Lisi, Caggiano, Lecce, De Fiore Nicola: famiglie tutte estinte.

La famiglia De Leo è oriunda di Buccino. Un certo Vincenzo De Leo sposò, nel 1700, la ricca vedova Rosanna Cassaneti, che possedeva la Taverna dell'Armo, sulla via dei Romani, chiamata "Aquilia".

La famiglia Gaspero e Anacleto Grippo o del Grippo, famiglia nobilissima, caduta in avversa fortuna. Gli ultimi rampolli, Luigi del Grippo morto a Castelluccio, che faceva il canestraro e Giovanni Del Grippo, emigrato a New York nel 1900, che per anni ha collettato per la festa di San Vincenzo, morto circa il 1920.

Nel 1700 è menzionata a Castelluccio la famiglia Cecere, che possedeva il palazzo, ora posseduto da Leopoldo Lisanti: a principio del 1800 v'era l'Arciprete Cecere, fratello di Donna Raffaela Cecere, che io ricordo molto bene: caduta nella miseria, zia di Don Orazio Cecere, a Sicignano.

Dal 1700 e 1800, la famiglia Lisanti ricca e nobile con tre Sacerdoti: Pasquale, Vincenzo e Antonio. Don Antonio ha celebrato messe per mia Madre, morta nel 1888 e per mio fratello Pasquale, morto nella Casetta (Caserma) all'Incoronata nel 1892; Don Antonio Lisanti andò a celebrare la messa e accompagnò la Salma al Camposanto di Galdo, sepolto nella tomba di mia madre.

La famiglia Visconti, come mi diceva mio padre e mio zio l'Arciprete Antonio Cassaneti, erano scalpellini, che si fabbricarono il palazzo e si fecero il pozzo sui Torricelli. Don Pasquale Visconti, nel 1938, fece scolpire sul portale della sua casa la data 1444, quando Castelluccio non esisteva ancora, per apparire la più antica famiglia del paese. Tutto è vanità! ....

La famiglia Chiumiento è menzionata nel I850. Gerardo Chiumiento, priore della Congrega del SS.mo Rosario, edificò la Chiesa dell'Incoronata nel 1860. Fu padre di cinque figli: Maria Giovanna che sposò Vincenzo Cassaneti; Isabella che sposò Battista Visconti; Filomena che sposò Vincenzo Di Lorenzo; Peppina che sposò Pasquale De Sio; Sabato che sposò Lucia Buccino di Salvitelle ed ebbe due figli: Gerardino che sposò Margherita Lisanti e Alessandro che sposò Colomba Buccino di Salvitelle. La famiglia Chiumiento, dopo un secolo e mezzo si è estinta a Castelluccio. L'unico superstite è Luciano, figlio di  Berardino, insegnante nelle Scuole elementari di Serre dove risiede.

Epoca delle case delle principali famiglie: Cassaneti e Di Lorenzo 1500; De Leo e Lisanti 1700; in seguito Visconti, Cecere, Chiumiento. Il casato Chiumiento proveniente facilmente dalla vicina Castelcivita.

 

A Castelluccio vi sono due opere di artisti del 1500: La statua di San Vincenzo Ferreri e un affresco in muratura nella Cappellina della Madonna dei Martiri.

Mio padre e mio zio, l'Arciprete Antonio Cassaneti, mi dicevano che la Statua di San Vincenzo era opera dell'artista Colombo: orbene ho trovato nei storiografi che un artista Spagnolo, Francisco d'Olland, nel 1550 andò a Roma per incontrare l'artista Colombo e conoscere la famiglia Colonna.

Probabilmente il suddetto Spagnolo ordinò al Colombo la statua di San Vincenzo, suo connazionale.

L'affresco nella cappella della Madonna dei Martiri è anche opera di artisti Spagnoli dopo che nel 1538 il Comandante Nicolao de Guglyor fece costruire la Cappellina; ma quell'affresco sembra moderno.

Queste sono le opere d'arte che si ammirano sul "Castelluzzo" degli Spagnoli, punto strategico durante la dominazione spagnola nel Reame di Napoli 1503-1710.

 

Ma quel che più conta è la posizione topografica di Castelluccio, non conosciuta e non apprezzata. Nella provincia di Salerno, e forse in tutta l'Italia, non v'è un paese, dove si ammirano i quattro punti Cardinali, come su Castelluccio Cosentino. Punto di latitudine: Sicignano-Buccino; punto di longitudine: Contursi-Caggiano, 10 km per 25 in via d'aria.

Vallata degli Alburni a sud-ovest.

Vallata del Tanagro a nord-ovest.

Entrambe le vallate fiorenti di oliveti, di vigneti e di industrie.

Peccato che ai turisti, il Castelluzzo degli Spagnoli, oggi Castelluccio Cosentino, è perfettamente sconosciuto.

Sac. Don Costantino Cassaneti

lì 12/VIII/1959